Se un articolo è guasto e coperto da garanzia chi paga le spese di spedizione? Lo scenario è il seguente: un articolo regolarmente acquistato si rompe nel periodo di garanzia che, per legge, non può essere inferiore ai 24 mesi a meno che non ci siano altri presupposti tali da considerarlo bene soggetto a normale usura. Il venditore è colui che, direttamente, ne risponde e ha l’obbligo di ricevere la merce e spedirla al produttore il quale provvederà alla riparazione o alla sostituzione.
Questa procedura comporta la spedizione dell’articolo difettoso presso la sede operativa del venditore oppure del produttore con un costo che, per legge, deve ricadere su chi ha venduto l’articolo. In altre parole, se l’articolo è in garanzia, le spese di spedizione per la riparazione sono sempre a carico del venditore.
Richiesta di contributo spese
Alcune aziende richiedono un contributo spese per ritirare l’articolo difettoso presso la propria abitazione oppure chiedono di inviare a propria cura la merce presso l’indirizzo selezionato. Questa procedura è del tutto scorretta e va immediatamente segnalata. Qualora le spese fossero già state anticipate il venditore è tenuto al rimborso. Se il venditore non volesse né rimborsare né farsi carico delle spese è necessario informarlo preventivamente tramite raccomandata R/R oppure tramite invio di PEC.
Riferimenti normativi
Il principale riferimento normativo che regola le spese di spedizione in garanzia è rappresentato dalla normativa europea. Nella stessa si definisce in modo chiaro il ruolo del venditore e l’obbligo di ritirare il bene difettoso, e provvedere alla riparazione o sostituzione, senza alcuna spesa per l’utilizzatore.
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